Dall’articolo di AvisioBlog: https://www.lavisioblog.it/dallargentina-alla-val-di-fiemme/
Fabio Figliola di chilometri ne ha percorsi a migliaia prima di giungere in Val di Fiemme. In valigia e nel cuore, con lui sempre una racchetta. Perché è il tennis il filo conduttore della vita del responsabile della Fiemme Fassa Tennis School del Circolo Tennis di Predazzo dall’estate 2019.
Nato in Argentina nel 1966, Figliola ha iniziato a insegnare tennis a soli 18 anni. Per anni ha lavorato prima in Campania, poi in Toscana, per poi trasferirsi per un periodo anche a Barcellona. Tornato in Italia, si è trovato a dover scegliere tra più opzioni: “Ho deciso di venire a Predazzo perché mi è stato presentato come un circolo sano. Mi sono bastati pochi giorni per capire che qui avrei trovato un bel posto dove vivere, molta disponibilità, passione e tanta gente che dedica il suo tempo al tennis e all’attività giovanile”, racconta.
“Il mio obiettivo – pienamente condiviso dal direttivo del Circolo Tennis di Predazzo – è quello di creare una scuola tennis di qualità e di quantità. Credo sia fondamentale avere una base ampia di bambini e ragazzini che giocano a tennis per divertirsi e fare attività fisica. Per questo da anni il Circolo aderisce al progetto Scuola-Sport del Coni, che ci permette di farci conoscere dagli alunni delle elementari. In questa base, poi, si possono trovare coloro che hanno voglia di fare agonismo e che sono pronti ad impegnarsi per provare a raggiungere buoni risultati. I numeri ci dicono che stiamo seguendo la strada giusta, aiutati anche dall’ottimo momento che sta vivendo il tennis italiano. Basti pensare che la scorsa estate abbiamo seguito 280 bambini, poi purtroppo le norme anti-Covid ci hanno portato a ridurre l’attività invernale al coperto. La vera limitazione per noi è, però, il numero insufficiente di campi a disposizione”.
Attualmente il Circolo dispone di due campi coperti allo Sporting Center e di tre all’aperto in località Rododendri: “Avremmo bisogno almeno di altri 3 campi, di cui 2 al coperto. Inoltre, ci servirebbe una palestra per l’inverno, soprattutto ora che la scuola tennis ha a disposizione un preparatore atletico, Pietro Dellagiacoma. Oltre a tanti bambini e ragazzi che praticano per divertimento e piacere, abbiamo anche alcuni giovani che stanno ottenendo buoni risultati. I margini di crescita per loro e per il Circolo stesso sono ancora ampi, ma risultata difficile farlo proprio a causa dei limiti strutturali. Più campi permetterebbero anche scambi nazionali e internazionali, oltre ad avere potenziali benefici anche a livello turistico”.
A quasi due anni dall’arrivo a Predazzo, Figliola è molto soddisfatto della scelta fatta: “Qui ho trovato persone che amano il tennis e che si dedicano al Circolo con passione allo scopo di offrire un servizio di qualità ai soci e delle opportunità a bambini e ragazzi. L’intento comune è quello di rafforzare il ruolo del Circolo anche a livello sociale, facendolo diventare un punto di riferimento per il territorio”.
Ascoltandolo raccontare i suoi progetti e la sua storia, è chiaro che per lui questo non è solo un lavoro: “Il tennis mi ha salvato in alcuni momenti difficili, come durante il periodo militare trascorso in Argentina. È davvero la mia vita”.